Culturability 2020



Nell’attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus, Fondazione Unipolis ha deciso di confermare l’apertura in programma del bando. In un momento di profonda crisi culturale, economica e sociale, si intende così offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi e dell’annullamento dei loro eventi avvenuti in questi mesi. Inoltre, quando sarà possibile tornare a incontrarsi, si ritiene sia importante favorire nuove occasioni di aggregazione e confronto con e per le comunità.

I destinatari

Il bando è indirizzato ai nuovi centri culturali italiani frutto di processi di rigenerazione di spazi dal basso, ovvero luoghi in cui si sviluppano progettualità di innovazione culturale con un impatto sociale e civico, e si sperimentano nuove logiche di ingaggio e collaborazione con le comunità di riferimento.

Possono essere candidati esclusivamente centri culturali aventi le seguenti caratteristiche:
• Hanno uno spazio fisico aperto alla fruizione pubblica con sede in Italia. Non possono essere candidati luoghi che non sono aperti al pubblico, usati esclusivamente come ufficio o coworking, anche se abitati da professionisti del settore culturale e creativo.
• Lo spazio è stato riattivato come esito di un processo di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di uno o più immobili (di proprietà pubblica o privata, urbani e non) dismessi, sottoutilizzati, riconvertiti rispetto alla destinazione d’uso di partenza o, comunque, con una destinazione culturale che è stata rinnovata rispetto a quella iniziale. In caso di spazi non propri, il contratto di concessione / affitto deve coprire almeno i due anni successivi rispetto alla data di pubblicazione del presente bando. I centri culturali candidati, infatti, devono essere nelle condizioni di poter intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione nei due anni di percorso e accompagnamento del bando.
• Sono già attivi, ovvero aperti al pubblico e operativi da almeno 2 anni rispetto alla data di pubblicazione del presente bando. Fa fede lo storico del centro come descritto nel form di candidatura e secondo quanto reperibile anche da fonti pubbliche, come il web.
• La dimensione culturale, creativa e artistica del centro deve essere prevalente e votata all’innovazione. Sono candidabili spazi ibridi, in cui si sviluppano attività riconducibili ad altri settori (per esempio, educazione, welfare, agricoltura, manifattura, etc.), ma la vocazione del centro deve essere chiaramente culturale. Per innovazione culturale si intende la sperimentazione di nuovi modi di progettare, produrre, distribuire e fruire cultura.
• Attraverso pratiche culturali collaborative, innescano processi di coesione sociale, attivano e abilitano le comunità – locali e non – di riferimento.

La candidatura può essere avanzata dal soggetto gestore o co-gestore dello spazio, in partnership con altre organizzazioni che hanno sede o collaborano alle attività del luogo.

Direttrici di innovazione

a) Innovazione del purpose: la dimensione del sé e il senso dell'agire.
b) Innovazione della sfera amministrativa e gestionale (include governance e modelli di sviluppo economico): la dimensione gestionale.
c) Innovazione del rapporto tra qualità artistica/culturale e comunità di riferimento: la dimensione qualitativa del prodotto culturale.

I centri culturali selezionati saranno supportati attraverso tre strumenti:
• grant in forma di erogazione liberale;
• contributi economici in forma di voucher da usare per attività di consulenza, ricerca e sviluppo, formazione;
• intervento di consulenti e mentor che seguiranno e accompagneranno le organizzazioni coinvolte.

Attraverso questo percorso, culturability intende sostenere la qualità culturale e artistica delle attività di questi luoghi; la ricerca, la sperimentazione e la replicabilità dei processi di attivazione civica che si innestano, dei nuovi modelli di organizzazione e gestione che sviluppano, delle partnership tra pubblico e privato che costruiscono. Inoltre, mira a mettere in connessione le realtà che lavorano su questi centri, coinvolgendo innovatori culturali e sociali, partner del bando, policy maker e soggetti istituzionali, in un processo di innovazione aperta.

Il budget complessivo del bando, che include contributi ai beneficiari e costi di tutte le attività di supporto, è pari a 600 mila euro.

< Torna alla lista dei bandi e degli incentivi